martedì 27 febbraio 2007

Il deserto in fiore ritorna presto ad essere se stesso.



mi sono resa conto che non scrivo poi molto di me. di quello che mi succede. mi sono resa conto che a volte ci sono cose che nessuno sa... cose che io non dico, neanche a me stessa.
ecco perchè tenere un diario è una tentazione a cui cerco di resistere.
dovrei lasciarmi andare, invece, e raccontare - a me stessa prima che agli altri - quanta paura io abbia della morte, che stamattina ho pianto in bagno per una lettera pubblicata su Vanity Fair, che la nonna mi manca soprattutto quando cucino, che voglio un figlio e non solo uno, che ho paura che i miei e tutti quelli che amo muoiano... e ho paura da vent'anni.
che ho voglia di scrivere, un diario, un romanzo, una lettera... qualcosa che parli di me, dei miei pensieri, dei miei genitori e dei miei nonni. delle emozioni che mi scorrono sotto la pelle e di quelle che mi fanno scoppiare in lacrime magari davanti ad una pubblicità.
vorrei parlare del mio nuovo lavoro. cazzo, una sfida! ho iniziato da poche settimane ad insegnare inglese a Grandi Scuole. I ciucci li chiamo. ragazzi che non hanno voglia di studiare e che spendono un sacco di soldi per farsi seguire nello studio.
Dio, e se non fossi all'altezza? quella fisica sicuro no perchè, anche se ci sono dieci anni di differenza tra me e loro, loro hanno minimo cinquanta centimetri di altezza in più.
oggi, ero preparata fare lezione con due anche buonini, e invece ne sono arrivati sette tutti maleducati, tutti demotivati, tutti con esigenze diverse, tutti con punto voglia di studià. deh!
chissà come si fa a riuscire a combinarci qualcosa?
chissà come si fa a farli entusiasmare. non è l'irrequietezza che mi inquieta, quella la capisco e la apprezzo, ma è l'apatia... sarà la sfida più dura cercare di far parlare A. che guarda il tavolo mentre parla con me. e non è che con i suoi compagni sia diverso.
mi piace che insegnare non sia mai lo stesso ma non ho voglia di fare la siss. sono felice per ora anche se non è facile.
e poi invece ne trovi altri che ti chiedi che ci stanno a fare in una scuola a pagamento, che cosa li ha portati a non essere accettati nella scuola tradizionale.
un'altra sfida e spero di essere all'altezza.
trascorrerò questo soleggiato pomeriggio a sbobinare una lezione di dubbio interesse... che s'a dda fà pe campà.

1 commento:

rudy ha detto...

credo che oltre al raggio di sole ti siano arrivati anche i miei pensieri dato che ieri ho guardato il tuo blog e mi sono detta: cami ma non lo aggiorni tanto frequentemente...eccoti qui...continua così!!!!