santo stefano

ultimi giorni del 2007. giorni di festa. giorni di mangiare tanto. giorni da passare in famiglia "pictures of you pictures of me" a litigare con i parenti. ad ascoltare le chiacchere incessanti che non vorresti ascoltare. a prepararti ad una tombola che non vorresti nè vincere nè perdere. a mangiare. a mangiare. e domani si lavora. e domani ci si alza presto per prendere il treno. e domani mia sorella vedrà la sorpresa... hi hi. a tenere a bada, dentro in una tasca segreta, tutte le ansie che questi momenti di prossimità esagerata con i miei consanguinei mi fanno venire in mente e nel cuore. non so se sarebbe meglio vomitarle con qualcuno. liberarmene oppure continuare a soffocarle. a spingerle sempre più giù, come faccio con i tappi di cerume quando la notte mi metto i tappi per non sentire i rumori dei vicini, dei coinquilini, della strada. e l'unica cosa che mi viene in mente è un gatto infernale, un bel gatto nero. un tipo crudele ma divertente, pieno di brio, irresistibile. come me... hi hi.

e vorrei essere libera. Margherita che impara a volare e si riprende il suo maestro. io vorrei riprendermi la mia spensieratezza. nn litigare. nn rimanere male e nn essere triste pensando alle persone morte, in questi giorni che passo con i miei. vorrei che il tempo che passo con loro passasse sentendo la gioia e il calore e invece riesco, sì a ridere, ma anche a sentire tanta ansia, nervosismo, insicurezza... come se la lontananza, invece, mi facesse vedere solo le cose belle. come un piccolo riccio di Schopenauer nn posso stare troppo vicina e nemmeno troppo lontana.