un laboratorio è un luogo in cui si crea, si costruisce, si fabbrica. Un luogo che vede la nascita e il divenire di cose nuove. E la morte di altre che vengono scartate perchè venute male. Un posto disordinato e a volte sporco pieno di fogli, matite, carta, pennelli, colori e lì, proprio a riempirlo tutto vicino al soffitto, tante idee... quasi non lasciano spazio ad altro. E si affollano, l'una sull'altra, in una massa informe ma movimentata di parole, suoni, colori, sapori. La ricetta della torta al cioccolato si sovrappone all'idea del nuovo colore per le pareti della camera da letto, il ricordo di una giornata al mare si accavalla con l'appunto di dover passare lunedi mattina dal centro per l'impiego, la convinzione che le persone siano belle e interessanti confina con la lista delle persone antipatiche-che-proprio-non-sopporto... e poi libri da leggere, la ceretta sempre da fare, i capelli che crescono e il parrucchiere che aspetta, i sughi da conservare, le parole da scrivere, la musica da ascoltare. E non dimentichiamo i programmi di allenamento: allena gli addominali in vista dell'estate (un tantino in ritardo), allena la memoria in vista della vecchiaia (un tantino in anticipo), allena l'autostima e l'amore per te e per chi ti dorme accanto la notte.
Su un tavolone, proprio sotto la finestra, accanto a fiori rossi e gialli, ci sono i lavori che sto facendo in questo momento. Una nuova super-macchina, un congegno super spaziale che mi permetterà di provare emozioni ma senza l'impatto doloroso di stordimento. Sto lavorando anche a delle lenti speciali, ma ancora non ho in mente su come realizzare il modo per indossarle con una certa eleganza, per riuscire a scorgere negli altri esattamente quello che si aspettano da te. La prossima invenzione è un paio di sandali, il loro scopo è quello di frenare gli impeti irragionevoli e rallentare le andature avventate, non eviteranno di cadere in precipizi e strapiombi... ma sempre meglio avviarsi al baratro con stile.
I sogni della notte iniziano ad invadere la stanza. Tutto diventa buio e aumenta il tepore sotto le coperte. Spengo le luci in laboratorio e vado a dormire, domani si riprende.
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