in attesa che il pollo si tramuti in qualcosa di croccante e saporito ho deciso di riprendere la scrittura su questo blog che rifiuto e amo allo stesso tempo.
Periodo di silenzio dovuto a stanchezza, stress... ah, lo stress.
Se fosse solo il mio forse riuscirei a gestirlo (forse) e invece c'è lo stress del mio amore (ma lo amo e me ne fotto, continuo ad amarlo anche quando fa il pazzo), lo stress del mio capo, quello di sua moglie, quello delle colleghe, quello del cane del vicino che è andato a frusciu sul marciapiede sotto casa, quello del clima, quello dei pedoni e quello degli automobilisti... dove sono finiti gli stracci imbevuti di cherosene per dare fuoco a tutto?
E poi torni a casa e scopri che i fonzi non sono dove vorresti ma nel bagagliaio di una macchina parcheggiata sotto la pioggia, irragiungibili.
E allora gridi, piangi speri che le tue urla facciano cambiare le cose, che la tua pazzia faccia calmare gli altri e sfogare te. Ma non è così. Perchè sei una persona beneducata e nessuno sentirà quelle urla, quelle battute feroci, nessuno vedrà gli oggetti volare dalla tua finestra e infrangersi al suolo.
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